Intervento della Presidente Laura Leone in apertura dell’11° Forum AICP
Il Forum annuale di AICP, per eccellenza il momento più significativo nella vita associativa, si è svolto nel 2022, con la sua undicesima edizione, nella meravigliosa e poliedrica Napoli.
“La città del coaching. Accoglienza, diversità e integrazione” è il titolo che ha accompagnato i numerosi partecipanti, coach e non coach, all’evento, trasformando la città di Napoli in un palcoscenico del Coaching. L’obiettivo della giornata è stato quello di stimolare una dialettica sulla comprensione delle tematiche scelte per il titolo, grazie ai contributi di diverse personalità del mondo della cultura, dello sport e del Coaching.
Dopo l’edizione n. 10 del Forum, svoltasi online ed i cui contenuti sono disponibili al seguente link anche quest’anno l’Associazione ha scelto di rendere disponibile tutta la documentazione raccolta, pubblicandola di volta in volta, affinché ognuno possa visionare, leggere ed approfondire la ricchezza emersa in questa giornata.
Il format individuato ripropone la struttura già utilizzata, in quanto apprezzata nella sua semplicità e facilità di consultazione. Il progetto editoriale di tutta la documentazione del Forum, denominato “Album del Forum”, propone pertanto diverse uscite -a capitoli-, secondo il calendario prestabilito, con i contenuti di ogni singolo intervento, la pubblicazione dello specifico video e di altri contenuti extra.
Per coloro i quali non hanno potuto partecipare personalmente è un’occasione speciale, un viaggio inedito, a tappe, di approfondimento del percorso di Coaching.
Per coloro invece che vi hanno preso parte queste pubblicazioni rappresentano il modo per ricordare e fissare idee, insight, scoperte ed approfondimenti emersi il 29 ottobre 2022.
Buona lettura e buona visione!
Al professor Raffaele Savonardo è stata affidata l’apertura del Forum con il suo intervento dal titolo “Così lontani, così vicini: ‘ascoltare’ le diversità come strumento di integrazione”.
“L’accoglienza è innanzitutto ascolto” con queste parole Savonardo ha introdotto la sua disamina sul tema dell’accoglienza.
“Il tema dell’ascolto è fondamentale, centrale in tutte le discipline: vuol dire
• capire
• comprendere
• entrare
• compenetrare
• entrare in dinamiche altre e altrui
• mettersi in ascolto
• non essere vincolati a sé e tutto ciò che si è
• essere predisposti all’altro.
Attraverso le parole e l’ideologia del sociologo Max Weber, il prof. Savonardo ha ricordato come ogni persona non sia in grado di spogliarsi da pregiudizi, preconcetti e valori, frutto di una vita intera. Risulta indispensabile altresì, per comprendere qualsiasi fenomeno, essere avalutativi, ossia oggettivi nel confronto, ricordando che la nostra visione può non corrispondere a quella dell’altro. Il mettersi nei panni degli altri, essere metodologicamente capaci di analizzare, di comprendere e studiare cosa c’è di fronte permette di trovare nuovi strumenti -creativi- per risolvere i problemi, per creare nuove visioni, nuove aperture.
Napoli emerge quindi come metafora per spiegare l’accoglienza: la città il cui localismo fa i conti con il suo globalismo, la città dove il mondo viene accolto, ma città che si riversa nel mondo, quindi Napoli città GLOCAL dove globale e locale si fondono. Tutto ciò porta alla massima essenza dell’accoglienza, ossia il combinarsi insieme, il confondersi, il costruire assieme, l’accogliere ricevendo ed essendo accolti, è un processo di ibridazione e di contaminazione dove “Nulla è ciò che era e nulla è ancora ciò che sarà” [cit. Chambers] in un processo trasformativo.
E in questo processo, in primis l’accoglienza, è la messa in discussione di noi stessi, privandoci di ciò che riteniamo certezze, per dare spazio a tutto ciò che accogliere può portare, alle domande, strumento per eccellenza nel Coaching.
Intervento di Savonardo
COACHING CLUB AICP CAMPANIA
Responsabile evento sul territorio: Responsabile CC Campania, Gabriella Riccio
Direzione e coordinamento evento sul territorio: Cristiana Di Pietro, Gabriella Riccio, Giovanni Romito.
Contenuti accademici: Nellamaria Napolitano
Team: Cristiana Di Pietro, Argyrios Dourvas, Giuseppe Iorio, Gemma Marrazzo, Giovanni Romito.
Contenuti artistici: Gabriella Riccio
Team: Danilo Bifulco, Barbara Fusco, Maria Iorio, Natascia Peri.
Comunicazione: Nicola D’Auria
Team: Giuseppe Annunziata, Stefania Criscuolo, Giuseppe Crocco, Giuseppina Polino, Luigi Riccio, Raffaele Sansone.
Sponsor e Patrocini: Giorgio Pasquale Virgilio
Team: Giovanni Amoroso, Alessandra Calzarossa, Giuseppe Crocco, Gabriella Riccio, Gianluigi Spedicato, Njegos Visnijc.
Accoglienza: Giorgio Pasquale Virgilio
Team: Giovanni Amoroso, Alessandra Calzarossa, Maria Grazia De Giovanni, Barbara Fusco, Lydia Grillo, Maria Iorio, Natascia Peri, Giuseppina Polino, Gabriella Riccio, Luigi Riccio, ,Alessandro Scaramuzzini, Sandra Solco, Gianluigi Spedicato.
“Per spiegare l’entrare in mondi esotici” ha affermato il prof. Marcello Martinez all’inizio del suo intervento “ho cercato di trovare un riferimento che ci possa aiutare a capire un’organizzazione che non conosciamo, che a nostro modo di pensare interpretiamo come mondo diverso. Esotico inteso come gli altri che non conosciamo, con popolazioni, usi e costumi differenti”. Da questa partenza il professore ha preso il volo, raccontando con sapiente ed eccellente storytelling il viaggio fantastico di Indiana Coach e di Lara Coach (dai famosi avventurieri, eroi e viaggiatori Indiana Jones e Lara Croft) alla scoperta delle organizzazioni esotiche, così come avvenne per la scoperta delle Americhe.
La metafora del Coach esploratore e scopritore viene usata per tracciare un viaggio in quattro tappe che i Coach compiono dal loro ingresso in un’organizzazione esotica: ad ogni tappa il Coach impara e si appresta a non ripetere gli errori del passato, per non cadere nella “zona d’ombra, la tentazione delle tenebre, l’art of darkness”. Ogni tappa è caratterizzata dall’accompagnamento di una guida locale.
Scoprire, con la guida locale di Cristoforo Colombo, che rappresenta il coraggio, lo spirito di avventura, la volontà ed il piacere della scoperta, l’essere pronti a salpare verso ovest per arrivare a est, al pensare in maniera trasversale. In agguato vi è anche l’art of darkness, ossia il suo cercare di classificare gli abitanti del nuovo mondo, alla ricerca di una nuova specie, osservando ma non ponendosi in relazione, quindi non scegliendo un cambiamento.
Com-prendere. Indiana Coach e Lara Coach continuano il loro viaggio, ora accompagnati dalla guida di Fernando Cortés. Egli imparò il linguaggio degli Indios attraverso l’attività di interprete di un’indigena, sforzandosi di capire il significato dei termini, dei loro miti per entrare in sintonia intellettuale: “Per entrare devo imparare a parlare lo stesso linguaggio degli altri”. Ma anche Cortés aveva la sua zona d’ombra, ossia la manipolazione, il desiderio di guidare verso la direzione a cui aspirava per trarne vantaggio e potere.
Migliorare. Nel terzo step del viaggio i Coach sono accompagnati dal vescovo cattolico Bartolomeo de Las Casas, autore della “Storia delle Indie” dove le Indie corrispondevano all’attuale America Latina, paladino della difesa dei nativi americani contro il colonialismo e l’espansionismo europeo. La sua era volontà di migliorare, rifuggendo da classificazioni e manipolazioni. La sua era una relazione empatica con gli Indios: la volontà del miglioramento non come mera esecuzione meccanica, ma una profonda relazione di emozione, che attiva la trasformazione. Il lato rischioso di tale empatia era però vedere gli altri come altri da se stessi, in quanto solo Bartolomeo possedeva la verità costituita dall’evangelizzazione, dal normalizzare gli indios alla propria religione e realtà.
Ricombinare è l’ultimo insegnamento che arriva a Indiana Coach e Lara Coach: riuscire a ricombinare gli elementi che caratterizzano le organizzazioni. Due guide di eccellenza in questa ultima tappa sono Bernardino de Sahagùn missionario francescano e Diego Duràn frate domenicano. Entrambi studiarono cultura, linguaggio, usi e costumi, codici di comportamento delle popolazioni native rispettandone tradizioni, culture e ritualità. Vissero in quelle terre ed in particolare Duràn venne considerato il primo messicano, grazie alla sua natura empatica con cui guadagnò la fiducia delle popolazioni azteche, assorbendone le tradizioni e ravvisando dei sincretismi tra le due culture. Tutto ciò lo porterà a cambiare se stesso.
Quale immenso tesoro scoprono di due Coach al termine del loro viaggio?
Scoprono che, ad ogni ingresso nelle organizzazioni esotiche, il loro intervento genera cambiamento, sugli altri e su se stessi, in un processo di ricombinazione continua. Alla fine ai due Coach si trasformano, entrano ma non escono mai come prima, c’è trasformazione. “Si impara a conoscere l’altro attraverso noi stessi, ma anche a conoscere noi stessi per mezzo dell’altro” [ cit. Tzvetan Torodov “La conquista dell’America. il problema “dell’altro””].
Con queste sapienti parole il professor Martinez conclude il suo intervento, da vedere e non perdere!
Intervento di Martinez
John La Valle di titoli per presentarsi e qualificarsi agli occhi altrui ne ha un elenco infinito, eppure la partenza del suo intervento è significativa: “non mi piacciono i titoli, ciò che conta sono i risultati”.
Facciamo un passo indietro, perché per ascoltare con consapevolezza le sue parole è utile comprendere come il suo nome sia conosciuto nel mondo: è Master Trainer di NLP ed opera da oltre quarant’anni nel campo della formazione e dello sviluppo delle risorse umane, portando la Programmazione Neuro Linguistica nel campo del business, con Richard Bandler.
La narrazione della sua esperienza, del suo agire e di cosa sia importante nel processo di coaching rappresenta per i Coach la cartina di tornasole da consultare con curiosità e desiderio di apprendere e da cui partire per l’azione.
Perché di azione si parla nel suo intervento:
“tutto ciò che ho imparato nella vita deriva in minima parte dagli studi effettuati e per la maggior parte dalle esperienze vissute ed agite”.
Quali sono le domande chiave che John La Valle pone ai suoi coachee in partenza di un percorso di coaching?
• Cosa vuoi ottenere da questo percorso?
E soprattutto
• Come vuoi agire, come metti in atto i tuoi comportamenti per ottenere ciò che vuoi?
• A quali strategie hai pensato per ottenere-raggiungere il tuo obiettivo?
La Valle ricorda a tutti i presenti che, senza la strategia, non si può sopravvivere, in nulla. “Io insegno alla gente a fare soldi” ha spiegato La Valle. “Nella realtà i miei clienti devono già aver capito come fare a farli: sono semplicemente deficitari nell’individuare le strategie.”
Quindi
• Cosa è veramente importante per te?
È una delle domande che accompagnano costantemente il Coachee nel suo percorso, dall’inizio alla fine. La Valle ricorda a tutti i presenti che, senza la strategia, non si può sopravvivere, in nulla. “Io insegno alla gente a fare soldi” ha spiegato La Valle. “Nella realtà i miei clienti devono già aver capito come fare a farli: sono semplicemente deficitari nell’individuare le strategie.”
Quindi
• Cosa è veramente importante per te?
È una delle domande che accompagnano costantemente il Coachee nel suo percorso, dall’inizio alla fine.
Intervento di La Valle
Per motivi tecnici in fase di collegamento l’audio risulta un po’ “distante” e si consiglia l’ascolto con cuffie o auricolari.
Patrizio Oliva, ospite di eccellenza dell’XI forum di AICP ha portato la sua testimonianza al pubblico presente raccontando la sua esperienza di allenatore della mente e del fisico, in primis per se stesso ed in seguito per i suoi allievi.
“Il mondo dello sport ci insegna valori importanti,” ha sottolineato Oliva “il senso di appartenenza, il rispetto delle regole, il senso civico. Traccia la via per superare la sofferenza, per rialzarsi dopo ogni caduta, scegliendo di agire, in quanto è proprio quando il gioco si fa duro e l’obiettivo pare si allontani che appare naturale arrendersi.”
Tre gli elementi che il campione olimpico ha individuato per raggiungere i propri obiettivi:
- Autodisciplina
- Impegno
- Costanza.
Ed ha ricordato che il suo lungo ed impervio cammino verso una carriera importante iniziò con il correre ogni giorno per 15 chilometri, visualizzando davanti a sé i sogni che voleva si concretizzassero, trasformandoli, grazie alla profonda motivazione, in obiettivi.
La strategia, costruita giorno dopo giorno, con grande perseveranza e resilienza consta di due focus fondamentali:
- Chiarezza con se stessi, chiarezza su chi siamo, quali sono le nostre passioni
- Azione, ossia il passo immediatamente successivo al fare chiarezza.
Comprendere che tutta la teoria di cui ci si arricchisce nel corso della via è nulla se non viene trasformata in azione rappresenta il passaggio cardine per ottenere risultati importanti.
L’azione necessita inoltre di due ingredienti importanti: la motivazione, senza la quale non vi è la partenza stessa e la sfida che allena la resilienza. Grazie a quest’ultima Oliva approfondisce la netta differenza tra lo sconfitto ed il perdente, riconoscendosi in alcune occasioni della sua lunga carriera nel ruolo dello sconfitto, ma mai del perdente.
Un intervento in cui ogni persona si può rivedere, riconoscere e stupire: da non perdere.
Intervento Oliva
Tavolo Consultivo Scientifico Umanistico (TCSU).
Le Funzioni del TRSU derivano dalle esigenze di AICP di disporre di un organo di staff, non
operativo verso l’esterno, ma consultivo, di:
- rispondere agli interrogativi tecnico scientifici-umanistici che le funzioni in AICP possono
incontrare durante le attività o, almeno, cogliere e descrivere la complessità e il livello
raggiunto di conoscenza; - supportare le funzioni di responsabilità di AICP nell’approfondimento ad esempio di
questioni inerenti pari opportunità, diversità, correttezza politica, per avere un punto di
vista che supporti nel garantire l’immagine e la coerenza con i valori di AICP; - validare, quando richiesto, i prodotti espressi dalle funzioni (in particolare funzione
Ricerca e Formazione) prima di metterli a disposizione dei soci e/o pubblico (i.e.
ricerche, lavori dei tavoli, indagini); - supportare la funzione Eventi per l’ideazione dei contenuti e dei temi degli eventi;
- supportare la funzione Comunicazione nell’approvazione alla pubblicazione degli articoli
dei soci; - supportare, se richiesto, le altre funzioni che lo richiedessero, nello svolgimento di
attività legate al sapere; a titolo di esempio: in presenza di un dubbio faticoso da
dipanare la funzione Orientamento e la commissione di Valutazione possono chiedere e
ricevere supporto nella creazione delle domande per esami di ammissione e dare
supporto scientifico nella valutazione dei programmi delle scuole che richiedono il
riconoscimento dei corsi.
Content creator – videomaker – clip social web: così si presenta al pubblico dell’ XI Forum dell’Associazione Coach AICP, Daniele Ciniglio giovane ventottenne napoletano che, tra ironia sottile, verità raccontate e messaggi sottesi ha fatto sorridere ed al contempo riflettere tutti gli spettatori.
La sua è una storia narrata con il ritornello “andare avanti per la propria strada” e ancora “nei sogni bisogna crederci” e lui ne è un esempio chiaro e limpido: la storia di un bambino divenuto ragazzino che scopre la sua passione -la recitazione- e non la molla più, non se la lascia scappare, va avanti, sempre, nonostante consigli e suggerimenti lo indirizzino verso altre vie.
Il suo percorso passa attraverso il web, canali social, Italia’s Got Talent dove nel marzo 2020 porta un toccante e coraggioso monologo sulla Camorra dal titolo “La Camorra è uno scherzo”, teatro e web con monologhi e sketch.
La chiusura del suo monologo al Forum racconta perché vorrebbe andare via da Napoli, ma…
Tante le motivazioni per andarsene dalla città partenopea: infine il rimanere è dettato da un’unica grande spinta interiore,
“perché se non ce ne andiamo, possiamo continuare a combattere l’ignoranza, proprio come Pasquale ha combattuto il neuroblastoma con e per suo figlio”.
Scroscio di applausi per Ciniglio e le sue parole!
Intervento di Ciniglio
La parola si soci
Diverse, sia per gli ambiti di sviluppo che per l’unicità dei Coach che le hanno raccontate, le esperienze di Coaching pubblicate rappresentano interessanti e stimolanti esempi dell’affrontare ed agire nella complessità, con e grazie al Coaching.
“Da Casola di Napoli alla Piccola Industria. Un percorso di business coaching”
Argyrios Dourvas: Socio AICP, accompagnato dalla Dott.ssa Del Sorbo
Il titolo del paper racconta “un percorso di business coaching” ma, già dalla prime battute del Coach AICP Argyrios Dourvas, emerge chiaramente come in realtà sia stato un Coaching a 360 gradi, inoltratosi nell’ambito life, business ed executive.
La sua introduzione è suffragata dalle parole della dottoressa Anna del Sorbo che, presentandosi, ha parlato delle tre “Anna”:
• la donna mamma di tre figli, moglie e figlia con altri quattro fratelli,
• la donna imprenditrice, direttore generale di un’impresa manifatturiera, attiva nel settore della cantieristica navale
• la donna Presidente delle Piccole Industrie dell’Area metropolitana di Napoli.
“Sono partita dalle emozioni di un cambiamento in azienda per pensare all’importanza di coaching, formazione, gestione della comunicazione, delle priorità, project management.”
Per il Coach entrare in azienda vuol dire conoscere un’organizzazione e non dimenticare che l’organizzazione è il Coachee. Partire dagli imprenditori, ascoltare il loro linguaggio, chiarire gli obiettivi e come vogliono raggiungerli assieme ai loro team.
Un paper di circa 15 minuti arricchente grazie alle esperienze raccontate dai due protagonisti, parlando di passaggi generazionali e di dimensioni aziendali da piccole a medio/grandi, formazione, umiltà nel presentarsi e nel fare nei contesti lavorativi, per crescere personalmente e professionalmente.
Del Sorbo conclude ricordando che ripete sovente ai giovani “Nessuno vi regala nulla nella vita: la formazione è costosa ma l’ignoranza ancora di più”.
Il senso dei luoghi in un’esperienza di start up Coaching
Rossana Giorgio: Socia AICP
Il paper dipinto da Rossana Giorgio ha le sue fondamenta in un’esperienza di Start up coaching da lei condotta per accompagnare il suo Coachee in luoghi completamente diversi da quelli abitualmente vissuti ed agiti, dando un senso ai luoghi stessi ed alla loro scelta per la definizione di obiettivi reali.
L’assunto di partenza è che lo spazio diventa luogo quando è tramite di relazione, quando la variabile relazionale gli conferisce identità e di conseguenza la componente umana è al centro di questo atto. La componente umana è l’anima delle imprese ed i coach si occupano di persone che fanno imprese. L’esperienza raccontata evidenzia come nello start up coaching ci si impegni con le persone che sognano di fare impresa e dal sogno esse stesse riescano poi a passare all’impresa per mezzo dell’azione.
Avvincente la narrazione del percorso, del portare il coachee in luoghi diversi da quelli routinari, con una rottura di schema attraverso un coaching svolto in modalità residenziale, con due moduli consecutivi e follow up dopo un mese e mezzo.
Il risultato?
Il passaggio da un sogno ad un’impresa, definendo in modo organico e definito gli step con il supporto del Coach.
Anche Rossana Giorgio termina con una citazione “I luoghi ed i territori hanno una struttura e dei sentimenti. [cit. Alberto Magnaghi] per concludere con le proprie parole “Le nostre vite, anche professionali, attraversano questa struttura e ne tessono la trama.“
La parola ai Soci
In occasione del Forum AICP 2022 si è pensato anche a un fuori forum, cioè il forum che esce e incontra i protagonisti della vita di tutti i giorni.
Così, attraverso il coinvolgimento di tre artigiani napoletani, si testimonierà la potenzialità dell’accoglienza e del dialogo tipica della napoletanità, che fa della città una capitale del Coaching per eccellenza. Qui, del dialogo, accoglienza, diversità e integrazione, ne hanno fatto una missione di vita quotidiana.
Le interviste che sono state raccolte in questo progetto rappresentano una sottotraccia della Napoli che forse non tutti conoscono e sono state ideate con il fine di documentare tematiche di Coaching approfondite inconsapevolmente tra gli artigiani dei quartieri che sono il cuore pulsante di Napoli.
Protagonista della prima intervista è
Salvatore Iodice Presidente dell’Associazione Miniera nei Quartieri Spagnoli:
“La mia missione di vita è quella di incontrare dei giovani sul territorio che hanno delle perplessità sulla loro riuscita di vita e insegnare a questi ragazzi a credere in se stessi”.
Protagonista della seconda intervista è
Marco Ferrigno artigiano a San Gregorio Armeno (La Napoli dei Presepi), si definisce “Pastoraio” in quanto costruttore di pastori per il presepe napoletano.
“Il mio laboratorio è una sorta di fucina a cielo aperto dove si può venire a vedere come lavoriamo […] per prima cosa cerco di trasmettere la passione e l’amore per il lavoro”.
Le conclusioni
Progetto editoriale a cura della squadra di lavoro “Dietro le quinte” Comunicazione AICP:
Giulio Mazzetti – Socio AICP Coaching Club Toscana
Mirjam Ognibene – Socia AICP Coaching Club Sicilia
Rita Pecchielan – Socia AICP Coaching Club Veneto
Simona Rebecchi -Socia AICP Coaching Club Lombardia
Valeria Gaetti -Socia AICP Coaching Club Trentino Alto Adige Südtirol
Mauro Visintainer – Responsabile Comunicazione AICP
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