L’esperienza di Diego Dal Ben, coordinatore del tavolo di studio sugli approcci di Coaching, come opportunità di crescita personale nell’essere Coach.
L’analisi della letteratura scientifica internazionale esistente relativa agli approcci teorici al coaching, l’individuazione del modello attualmente più accreditato: il lavoro del gruppo di studio finalizzato al potenziamento del metodo del Coaching, raccontato in prima persona dal suo coordinatore.
Qual è la Tua proposta di Coaching?
Per un Coach è la vera Domanda e, come una matrioska, all’interno ne contiene altre a cui è necessario rispondere prima.
Cosa è importante per te: quali valori, visione del mondo?
A chi si rivolge il tuo Coaching, in che ambito?
Che tipo di cambiamento intendi facilitare?
Quali competenze, modelli proponi per essere coerente con la tua proposta?
L’ambito di conoscenze utile al Coaching è vastissimo e crea interessanti opportunità, ma è anche una potenziale fonte di confusione.
Nei vari campi della conoscenza ci sono tradizioni che partono da presupposti diversi riguardo alla natura umana, a come le persone crescano e cambino e come questi processi possano essere facilitati.
Ognuna di queste tradizioni esprime pratiche diverse di Coaching e di come relazionarsi con il coachee.
L’attività di studio con i colleghi del Tavolo sugli approcci, all’interno del lavoro della Task Force Ricerca, è stata per me un esercizio di riflessione su ciò che desidero e posso offrire come Coach, su qual è il mio bagaglio di esperienza e di competenze, su quale sia il mio ‘modello’ oggi e su come possa migliorarlo.
Approcci e Modelli sono strettamente legati.
All’interno del lavoro del Tavolo di Studio, per condividerne i significati, abbiamo proposto il seguente glossario.
Per Approccio intendiamo lo schema metodologico che contiene i riferimenti multidisciplinari che influenzano la pratica di Coaching.
Il Modello è lo schema adottato dal Coach che può derivare da un singolo approccio o integrarne più d’uno, lo stile personale.
La consapevolezza del proprio stile risponde ai criteri di coerenza, in quanto il modello è parte integrante della proposta di Coaching, e la sua condivisione con il cliente risponde ai criteri normativi.
La norma uni 11601/2015 infatti prevede che il modello venga specificato nella descrizione dell’offerta al cliente e il Global Code of Ethics, inserito all’interno della carta etica di AICP, richiede che i Coach siano aperti e pronti ad offrire al cliente le informazioni richieste.
Come avere consapevolezza del proprio modello?
Sono partito dal modello che ho appreso, di cui ho fatto esperienza e che ho approfondito nel mio lavoro e nello studio, per conoscerne al meglio le caratteristiche, i punti di forza e i confini.
La consapevolezza è però aumentata aprendomi al confronto con gli altri modelli, oltre i confini, per cogliere le differenze e le affinità.
Penso che il proprio stile sia frutto di ricerca, non facile di fronte alla vastità di materiale proposto. Ma anche di una scelta, in coerenza con se stessi.
E allora come orientarsi?
Il Tavolo di Studio, dopo un’analisi bibliografica, ha individuato un testo tra i più accreditati nel panorama internazionale che dedica una sezione agli approcci.
The Complete Handbook of Coaching di Cox, Bachkirova, Clutterbuck 2aediz.(2014) individua tredici approcci e li presenta attraverso articoli di esperti, con una modalità utile a coglierne le diversità.
All’interno si trovano indicazioni per individuare elementi di aggregazione e criteri d’integrazione fra gli stessi, suggerimenti che abbiamo raccolto e proposto nella presentazione finale* ai Coaching Club AICP assieme ad una scheda per ogni approccio, strutturata su quattro punti:
1. i riferimenti alle correnti di pensiero;
2. la definizione dell’uomo;
3. la modalità di esplorazione dell’esperienza umana;
4. i contributi più rilevanti messi a disposizione del Coaching.
L’attività di ricerca svolta insieme ai colleghi, mi ha consentito di fare un passo in avanti nella lettura e analisi di un modello e in particolare ha potenziato la mia capacità di:
• individuarne gli assunti di base,
• coglierne le caratteristiche distintive,
• riconoscerne gli strumenti,
• risalire alla sua provenienza,
• comprenderne l’utilizzo e la scelta di come integrarlo con altri modelli per migliorarne l’efficacia.
Condividere questo progetto è stata una bellissima esperienza, ricca di stimoli e di energia ed è stata possibile grazie ad un fantastico lavoro di gruppo, per cui ringrazio ogni singolo collega partecipante al tavolo: Enrico Bossotto, Pierluigi Campo, Manila Carassai, Mauro Cavosi, Argyrios Dourvas, Valeria Gentile.
Diego Dal Ben – Coordinatore del Tavolo di Studio sugli Approcci Teorici
TASK FORCE RICERCA AICP
*I soci AICP che desiderano la presentazione del lavoro svolto dal tavolo di studio, possono farne richiesta al responsabile del proprio Coaching Club o con l’accesso diretto nella propria area personale (link).
Mariangela Grimaudo
Responsabile Ricerca AICP
ricerca@associazionecoach.com
Qualche informazione utile…
Cos’è AICP?
AICP è un’associazione di coach professionisti iscritta nell’elenco delle Associazioni Professionali presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ex legge 4/2013. La sua missione è costruire insieme ai soci crescita professionale tramite il confronto, la ricerca e la formazione continua per garantire ai clienti un coaching di eccellenza con tre scopi fondamentali:
1-Approfondire la metodologia, la ricerca e la filosofia del Coaching in un’ottica di confronto leale, onesto e pluralista tra Coach.
2-Promuovere la ricerca, la formazione e la divulgazione del Coaching in Italia, in modo da sviluppare la credibilità e l’efficacia del Coaching stesso.
3-Organizzare servizi per i soci con il fine di orientare i Coach alla professione, all’avvio della stessa, assicurare e garantire ai clienti la massima professionalità.
Ogni regione ha organismi dove si può decidere e agire insieme: i Coaching Club.
Cos’è il Coaching?
E’ prima di tutto una filosofia di vita basata sul rispetto della persona, sulla convinzione che le potenzialità di ognuno, così come la fiducia, la speranza, la determinazione, possono essere allenate. Nella pratica il Coaching è un metodo di sviluppo personale e organizzativo che si basa sulla relazione di fiducia tra Coach e Cliente (Coachee) al fine di valorizzare e allenare le potenzialità del Cliente o dell’organizzazione per il raggiungimento di obiettivi definiti.
Il frutto del lavoro emerso da questo tavolo di studio mi sta offrendo l’opportunità di mettere sempre più a fuoco la mia proposta di Coaching e di ricomporre il sistema dentro cui la posiziono.
La scuola di provenienza ci offre un sistema di riferimento, poi l’esperienza, il confronto con i colleghi, la ricerca e il desiderio di capire, ci permettono di rilevare la nostra unicità come Coach e di scoprire le nostre coordinate.
Ringrazio Diego Dal Ben e i colleghi del Tavolo di studio sugli approcci, per aver strutturato e condiviso questa modalità di esplorazione dell’esperienza nell’ambito del Coaching.
Stefania Silla
Coach Aicp Marche